A causare l’insolita emergenza l’aumento improvviso di calore, appunto, che a sua volta avrebbe provocato l’abbassamento dell’acqua dei numerosi fiumi della zona: Tabasco concentra da solo come stato il 30% dell’acqua dolce di tutto il Messico. I coccodrilli, dunque, sfrattati dal loro habitat si sono trovati nella condizione di dover cercare nuovi territori, stavolta urbani. Di qui l’invasione che ha inevitabilmente creato il panico in tutta la regione e contro la quale il governo messicano ha schierato una speciale task force composta anche da etologi per guidare le ricerche.
Molti ricordano ancora lo spavento che nel 2007 altri coccodrilli causarono sempre in questa stessa zona. In quel caso l’emergenza scattò a causa delle inondazioni. Per questo numerosi alligatori invasero case e piscine di alberghi, per fortuna senza uccidere nessuno.
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