lunedì 1 marzo 2010

CILE: Sale a oltre 700 il numero dei moti per il terremoto

Mentre continua la disperata ricerca di sopravvissuti, le autorità cilene
hanno imposto il coprifuoco a Concepcion, una delle città più colpite dal
devastante terremoto di sabato notte: un provvedimento che si è reso
necessario per cercare di limitare saccheggi e razzie di supermercati e
grandi magazzini locali. Intanto questa notte sono state avvertite nuove
repliche del sisma: la scossa principale è stata registrata con una
magnitudo di 6,2 sulla scala Richter. Al momento, il bilancio provvisorio
del terremoto che ha sconvolto il centro del paese è di almeno 708 morti e
di un numero "indeterminato" di dispersi. La Farnesina continua le sue
verifiche: per il momento nessun italiano sembra coinvolto. Anche i 500
nostri connazionali che vivono a Concepcion stanno bene, secondo quanto
confermato ieri sera dall'ambasciatore Vincenzo Palladino. Il coprifuoco,
entrato in vigore a Concepcion alle 21 locali di ieri sera, proseguirà fino
alle 6 del mattino (le 10 in Italia). Tutti coloro che saranno sorpresi tra
le rovine del terremoto in questo arco orario saranno tratti in arresto
dalla polizia. Secondo quanto riferito dalle forze di sicurezza, comunque,
la popolazione starebbe rispettando le nuove direttive. In città proseguono
i lavori del personale di soccorso per trovare eventuali sopravvissuti sotto
le macerie, in particolare quelle di un palazzo di 14 piani che avrebbero
travolto oltre cento persone. Ieri la televisione nazionale ha mostrato
immagini di saccheggi in diversi supermercati. Dopo una carica della polizia
con gas lacrimogeni, che ha disperso alcuni ladri che rubavano televisori al
plasma ed altri elettrodomestici, alcuni supermarket hanno cominciato a
distribuire gratuitamente generi di prima necessità agli abitanti, sotto il
controllo delle forze dell'ordine e prima dell'entrata in vigore del
coprifuoco. Ieri il presidente uscente Michelle Bachelet ha annunciato che
il governo distribuirà prodotti di prima necessità, in particolare aiuti
alimentari, per le popolazioni interessate dal sisma di ieri nel centro del
paese. Michelle Bachelet che ha proclamato lo "stato di emergenza
eccezionale" nelle regioni di Maule e Biobio. Da parte sua il ministro della
Difesa Francisco Vidal ha ammesso l'errore delle autorità locali nel non
avere saputo anticipare i rischi di uno tsunami sulle coste cilene dopo il
sisma.

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