La situazione meteorologica sta evolvendo verso l'arrivo di un blocco d'aria antartica che si spingerà molto a nord in latitudine sul Continente sudamericano. C'è anche la possibile formazione di un "Superciclone" in Atlantico!
C'è allarme in Sudamerica per l'arrivo di un'intensa ondata di freddo, in seguito alla presenza dell'arrivo di un'intensa depressione che ha assunto le caratteristiche di una "bomba meteorologica".
Una depressione si è infatti formata nei giorni scorsi al largo delle coste cilene, spostandosi lentamente verso levante.
Una volta giunta nell'entroterra, si è ulteriormente intensificata grazie alla formazione di un blocco anticiclonico sul Pacifico Meridionale, che sta facendo affluire aria molto fredda di diretta origine antartica in direzione dell'Argentina.
Le caratteristiche di "bomba meteorologica" vengono date dalla pressione che è calata in molti luoghi di 24 hPa in sole 24 ore, accompagnata da venti che hanno raggiunto velocità vicine ai 100 kmh.
In particolare, questa mattina la pressione è scesa fino ad un valore minimo di 992,6 hPa all'aeroporto argentino di Mar della Plata, ma si prevede che possa ulteriormente scendere nelle prossime ore, quando il sistema depressionario giungerà sul Sud Atlantico, dando luogo alla formazione di un "Superciclone" con pressione di 955-960 hPa, fatto che non succede più dalla prima settimana di Settembre 1996.
La forte differenza di pressione (sulle coste cilene si raggiungono valori di 1028 hPa), sta portando, per contrasto barico, a forti venti, che questa mattina raggiungono la velocità di 85 kmh di direzione sud all'aeroporto argentino di Viedma, mentre soffiano a 70-80 kmh da nord est di fronte alle coste del Brasile meridionale.
Grandi piogge hanno colpito tutta la zona: nelle ultime 24 ore sono caduti 84 mm di pioggia all'aeroporto argentino di Eizeiza, e 68,0 mm a Carrasco, in Uruguay.
Ma è notevole anche l'avvezione fredda in quota: trascinate dai forti venti da sud, isoterme di -10°C ad 850 hPa penetreranno, nelle prossime ore, fino all'Argentina centrale, mentre valori di -5°C si misureranno fino all'Uruguay meridionale, e poi forse ancora più a nord, fino al Brasile meridionale, dando origine così ad un'ondata di freddo con pochi precedenti.
Valori compresi tra -7°C e -9°C ad 850 hPa potranno raggiungere la provincia di Buenos Aires, valori che non sono mai stati toccati negli ultimi nove anni.
Questa infatti potrebbe essere somigliante all'onda fredda che colpì il Sudamerica tra il 12 ed il 13 Luglio del 2000, e si prevede che perfino la mite città brasiliana di Porto Alegre possa scendere al di sotto dello zero, nei prossimi giorni.
Attualmente, la neve sta cadendo abbondante solo all'aeroporto argentino di Bahia Blanca, 75 metri sul livello del mare, ma il fenomeno potrebbe estendersi verso nord, soprattutto lungo le coste.
A Buenos Aires la neve manca dal Luglio 2007, ma la massa d'aria fredda in arrivo è piuttosto secca.
Potrebbe invece nevicare sull'aeroporto argentino di Mar della Plata, dove le ultime nevicate risalgono al 1° Agosto 1991, al 10 Luglio 2004, ed al 09-10 Luglio 2007.
Non si può scartare neanche l'arrivo della neve a Montevideo, dove il fenomeno manca, con accumulo, dal 26 Giugno 1980.
Valuteremo quest'ondata di freddo con prossimi articoli, in particolare il gelo molto intenso che si potrebbe verificare in Uruguay e Brasile meridionale.
Una depressione si è infatti formata nei giorni scorsi al largo delle coste cilene, spostandosi lentamente verso levante.
Una volta giunta nell'entroterra, si è ulteriormente intensificata grazie alla formazione di un blocco anticiclonico sul Pacifico Meridionale, che sta facendo affluire aria molto fredda di diretta origine antartica in direzione dell'Argentina.
Le caratteristiche di "bomba meteorologica" vengono date dalla pressione che è calata in molti luoghi di 24 hPa in sole 24 ore, accompagnata da venti che hanno raggiunto velocità vicine ai 100 kmh.
In particolare, questa mattina la pressione è scesa fino ad un valore minimo di 992,6 hPa all'aeroporto argentino di Mar della Plata, ma si prevede che possa ulteriormente scendere nelle prossime ore, quando il sistema depressionario giungerà sul Sud Atlantico, dando luogo alla formazione di un "Superciclone" con pressione di 955-960 hPa, fatto che non succede più dalla prima settimana di Settembre 1996.
La forte differenza di pressione (sulle coste cilene si raggiungono valori di 1028 hPa), sta portando, per contrasto barico, a forti venti, che questa mattina raggiungono la velocità di 85 kmh di direzione sud all'aeroporto argentino di Viedma, mentre soffiano a 70-80 kmh da nord est di fronte alle coste del Brasile meridionale.
Grandi piogge hanno colpito tutta la zona: nelle ultime 24 ore sono caduti 84 mm di pioggia all'aeroporto argentino di Eizeiza, e 68,0 mm a Carrasco, in Uruguay.
Ma è notevole anche l'avvezione fredda in quota: trascinate dai forti venti da sud, isoterme di -10°C ad 850 hPa penetreranno, nelle prossime ore, fino all'Argentina centrale, mentre valori di -5°C si misureranno fino all'Uruguay meridionale, e poi forse ancora più a nord, fino al Brasile meridionale, dando origine così ad un'ondata di freddo con pochi precedenti.
Valori compresi tra -7°C e -9°C ad 850 hPa potranno raggiungere la provincia di Buenos Aires, valori che non sono mai stati toccati negli ultimi nove anni.
Questa infatti potrebbe essere somigliante all'onda fredda che colpì il Sudamerica tra il 12 ed il 13 Luglio del 2000, e si prevede che perfino la mite città brasiliana di Porto Alegre possa scendere al di sotto dello zero, nei prossimi giorni.
Attualmente, la neve sta cadendo abbondante solo all'aeroporto argentino di Bahia Blanca, 75 metri sul livello del mare, ma il fenomeno potrebbe estendersi verso nord, soprattutto lungo le coste.
A Buenos Aires la neve manca dal Luglio 2007, ma la massa d'aria fredda in arrivo è piuttosto secca.
Potrebbe invece nevicare sull'aeroporto argentino di Mar della Plata, dove le ultime nevicate risalgono al 1° Agosto 1991, al 10 Luglio 2004, ed al 09-10 Luglio 2007.
Non si può scartare neanche l'arrivo della neve a Montevideo, dove il fenomeno manca, con accumulo, dal 26 Giugno 1980.
Valuteremo quest'ondata di freddo con prossimi articoli, in particolare il gelo molto intenso che si potrebbe verificare in Uruguay e Brasile meridionale.
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