Terremoto di magnitudo 4.5 gradi scala Richter. Si stacca un costone di roccia, ma pochi i danni
Un boato, la terra che trema e una pioggia di massi che comincia a cadere sulla spiaggia affollata di bagnanti. Attimi di panico, poi la corsa verso il mare, verso la salvezza, avvolti da una fitta nube di polvere bianca. E' la sequenza drammatica della forte scossa di terremoto che ha colpito oggi le isole Eolie. Alle 14.54 le isole dell'arcipelago hanno tremato per un interminabile minuto. Nessun ferito, ma tanta paura tra la popolazione, soprattutto a Lipari, dove ci sono state frane e smottamenti. Decine di persone sono fuggite dalla spiaggia di Valle Muria, sotto choc e in preda a crisi di panico; alcuni sono stati costretti a fare ricorso alla Guardia Medica, tanto che in un primo momento si era sparsa la voce di persone rimaste ferite a causa dei crolli. L'epicentro del sisma, secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, e' stato in mare, a 19 chilometri di profondita' e a sei chilometri da Lipari. ''Un terremoto superficiale'' - lo definiscono gli esperti - che rappresenta un'anomalia per la zona ''abituata'' a eventi sismici profondi. La scossa, chiaramente avvertita in tutte le Eolie e sulla costa Messinese, non avrebbe causato danni gravi. Lipari l'isola piu' colpita: nel centro del paese qualche cornicione si e' staccato dai palazzi piu' vecchi. A Valle Muria, da una parete a picco sul mare, le rocce sono precipitate sulla spiaggia vulcanica - una delle piu' suggestive delle Eolie - a pochi metri di distanza dalla fila di ombrelloni sul litorale. Per alcune ore si e' temuto il peggio: il sindaco dell'isola, Mariano Bruno, ha istituito un'Unita' di crisi. Due elicotteri del 118 - uno proveniente da Messina, l'altro da Palermo - e alcune ambulanze, allertate dalla Guardia Costiera, hanno raggiunto la zona interessata dagli smottamenti. Ma alla Guardia Medica si sono rivolte solo persone sotto choc per lo spavento, dopo aver visto i massi staccarsi dal costone di roccia. Una settantina di bagnanti sono stati soccorsi da una motovedetta della Guardia Costiera e dal pattugliatore della Guardia di Finanza che scortava il caicco su cui viaggiava il presidente del Senato Renato Schifani, in vacanza a Vulcano. Schifani era vicino alla Grotta del Cavallo; la sua imbarcazione e' stata sfiorata da alcuni massi: ''Ho visto la frana 'in diretta'. Ero a venti metri di distanza'', ha raccontato. Il presidente del Senato e' subito sbarcato nel porto di Lipari per partecipare alla riunione dell'Unita' di crisi istituita dal sindaco di Lipari. A Schifani si sono aggiunti il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, che era a Panarea, e il prefetto di Messina Francesco Alecci. Domani mattina volera' sull'isola anche il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso che ha anche consigliato di procedere a una ''mappatura'' delle zone a rischio frane e smottamenti, in modo da interdire il transito nelle aree interessate. ''Si tratta di una misura precauzionale - ha spiegato Schifani - in attesa di un'indagine piu' approfondita. Non vogliamo creare allarmismi, anche perche' siamo nel pieno della stagione turistica, ma nello stesso tempo dobbiamo attivare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza e l'incolumita' delle persone''. I terremoti non sono una novita' per le Eolie, attraversate da quella stessa faglia che nel 1908 provoco' il disastroso sisma che rase al suolo Messina. Nel mese di agosto sono state sei le scosse sismiche che hanno interessato l'arcipelago compresa quella di oggi, la piu' violenta. E anche la paura di uno tsunami e' tornata a serpeggiare tra gli abitanti delle sette isole, meta di Vip e personaggi del jet set internazionale. Come il 30 dicembre del 2002, quando una gigantesca onda anomala provocata dal crollo di un costone lavico dello Stromboli spazzo' le coste dell'arcipelago, fortunatamente senza provocare danni.
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