lunedì 2 agosto 2010

POZZUOLI danni a seguito del nubifragio di Giovedì 30/07


di Gennaro Del Giudice
(foto di Angelo Greco) 
POZZUOLI. Giovedì sera, ore 21, temporale d’estate, lampi, tuoni e pioggia battente. Pozzuoli inizia a scricchiolare, poi sprofonda. Sommersa da fango e detriti, cedono le strade, si aprono voragini, si allagano case, negozi, scantinati. Alcuni residenti rimangono intrappolati nelle proprie abitazioni, manca l’energia elettrica. Si teme il peggio, le immagini delle tragedie di Sarno, Quindici, nella mente di qualcuno non sembrano tanto lontane, forti sono i timori.
Una voragine si apre in via Pergolesi, in un’area di lavori in corso a seguito di una precedente frana, fango e detriti cadono a valle, travolgono un’abitazione, un casolare all’interno del quale c’erano numerosi animali. Distruggono il seminato, finendo sui binari della Cumana, lungo la tratta Montesanto – Torregaveta. Per alcune ore si fermano anche i trasporti. Antimo Differente a quell’ora si trovava nella propria abitazione insieme alla moglie ed ai loro due figli, di 17 e 18 anni.
“Stamattina ci hanno detto che dobbiamo lasciare l’abitazione per almeno qualche giorno. Qui è andato tutto distrutto, animali, piante, sarà difficile ripristinare tutto” racconta. Sente il rumore della pioggia battente, poi un rumore, si affaccia, vede il costone di via Pergolesi, proprio di fronte al carcere femminile, staccarsi e cadere verso la sua direzione. Una marea di fango, massi, inonda il suo terreno, entra fin dentro casa sua.
Tutto viene ricoperto, per oltre due metri. La furia devastatrice non lascia scampo ad alcuni animali di allevamento tenuti in un casolare, quasi del tutto ricoperto, come parte della sua casa. Piante, alberi, tutto rimane distrutto. La furia devastatrice non si ferma, il fango scende fino a valle, giungendo fino a piazzale della Vittoria, le auto vengono sommerse per oltre mezzo metro. Saltano i tombini, l’acque entra nelle grate poste a pian terreno delle palazzine lungo la strada, scantinati e cantinole vengono sommerse.
Dodici ore dopo gli operai di una ditta incaricata sono ancora al lavoro per ripulire via Vallone Mandria. C’è un via vai di carri attrezzi, camion per rimuovere le auto boccate, rimuovere fango e detriti. Stesse scene si registrano anche nel centro storico, numerosi i negozi invasi da acqua e detriti. In quelle ore, mentre Pozzuoli viene sommersa da acqua e fango, cedono anche le strade. Nella zona di “Sotto il Monte” la pioggia battente fa aprire una voragine lungo viale dell’Europa Unita. Una corsia della strada che collega il quartiere con via Campi Flegrei e l’asse viario Copin crolla totalmente. Almeno due metri di strada finiscono nello spazio sottostante, fortunatamente nessun autoveicolo in quel momento si trovava a transitare, sarebbe stata una tragedia. In mattinata la zona interessata al crollo viene circoscritta, recintata con alcune transenne. ARCO FELICE. Oltre 20 centimetri d’acqua, bar e pasticceria inondati, ingenti i danni. Al lavoro per tutta la notte proprietari e dipendenti del locale, ai quali si sono aggiunti magnanimi clienti che, viste le difficoltà, hanno deciso di dare loro una mano. Mentre dal Monte Nuovo, durante la pioggia torrenziale, venivano giù fango e detriti. A convogliarli, verso via Miliscola, la discesa che si raccorda con la strada che costeggia il campo sportivo “Domenico Conte” di Arco Felice. Fango e detriti che una volta scesi a valle, confluivano verso il locale, a causa della pendenza della strada. Una fiumana di acque, fango e detriti che invadeva il bar pasticceria che sorge lungo il marciapiedi di via Miliscola. “E’ un problema che si ripete ogni volta che piove, è la quarta volta quest’anno che accade” denuncia la titolare dell’attività commerciale, Lucia Del Giudice “E’ assurdo che nel 2010 accadano ancora queste cose, chiedo che vengano realizzati dei lavori di fognatura e di messa in sicurezza della zona”. Ingenti i danni all’attività, con l’acqua che una volta entrata nel locale ha messo ko l’impianto di climatizzazione, banchi frigo, macchinari per la produzione pasticcera. “Ad un certo punto i clienti sono stati costretti ad andarsene, altri sono rimasti a darci una mano. Ci siamo trovati liquami, addirittura feci, topi morti, che hanno invaso il nostro locale. Siamo stati costretti a buttare gli indumenti che indossavamo”. Da poco passate le 21, inizia la pioggia torrenziale, l’acqua inizia ad inondare il locale lungo via Miliscola, contemporaneamente le stesse scene si vivono in altre zone della città. L’acqua entra nel bar, nei locali adibiti a laboratorio, si rischia anche un corto circuito. Difficile caccia l’acqua, il fango e i detriti, fino alle 5,30 tutti sono a lavoro, ma nel frattempo la produzione, la normale attività rimane bloccata. Ferme le forniture di pasticceria, a pagarne le spese sono anche i clienti, l’indotto che ruota intorno all’attività per l’intera notte e la giornata di ieri è out. “Con questo che è il quarto allagamento siamo almeno a 4-5mila euro di danni” aggiunge Nunzia Del Giudice, sorella della titolare del locale ”Siamo intenzionati a rivolgerci ad un avvocato tramite il quale presentare una denuncia alla Procura della Repubblica, perché chi ha colpe per questa situazione deve necessariamente pagare, non è giusto che a causa del malgoverno a pagarne le conseguenze dobbiamo essere noi. E’ un problema che abbiamo segnalato da anni ma nessuno ha fatto nulla”

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