sabato 14 agosto 2010

PAKISTAN Situazione meteo ancora critica

Continua l'emergenza tra India e Pakistan a causa delle eccezioni piogge degli ultimi giorni. Sono ancora una ventina gli italiani bloccati nel Ladakh, la regione del Kashmir indiano, ove si contano anche numerose vittime. Proseguono intanto le ricerche del corpo di Pitton, sorpreso dalle alluvioni durante un'escursione insieme ad altri turisti. Le autorità indiane hanno accolto la richiesta del governo italiano di intensificare le ricerche del corpo. E alle operazioni, riferiscono ancora dal ministero, potrebbe partecipare anche una guida romena, che conosce bene la zona e che ha gia' aiutano alcuni connazionali a mettersi in salvo.


Resta invece critica la situazione in Pakistan, dove l'emergenza maltempo non e' ancora passata. Le forti piogge torrenziali in arrivo fanno temere un'esondazione del fiume Indus e per oggi e fino alla prossima settimana si prevedono picchi nelle regioni del Punjab e del Sindh. L'ondata di frane, alluvioni e smottamenti ha gia' provocato 1.600 morti ma sono 14 milioni le persone rimaste coinvolte. Crescono i timori di epidemie e si cerca di allestire campi per accogliere e assistere migliaia di persone costrette a lasciare i propri villaggi. Nella notte si e' svolto un vertice di emergenza alla presenza del presidente Asif Ali al Zardari e del primo ministro Yousuf Raza Gilani. Duramente criticato per la sua assenza nel pieno dell'emergenza, Zardari si e' recato ieri in visita in un campo allestito a Sikkur, nella regione del Sindh, assicurando l'immediata distribuzione di aiuti e promettendo una rapida ricostruzione dei villaggi ingoiati dal fango. Le Nazioni Unite hanno lanciato un appello per la raccolta di oltre 450 milioni di dollari per aiutare le popolazioni colpite.

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