Due bambini sono morti ieri a causa delle forti piogge che si sono abbattute sulla regione Maradi, nel centro-sud del Niger, mentre sono ormai circa 70.000 le persone rimaste senza casa a causa delle inondazioni che dall’inizio del mese stanno flagellando il Paese. I due bambini sono morti schiacciati nel crollo di una parete della loro casa, stando a quanto precisato dalla televisione pubblica, portando così a sei il numero delle persone morte dalla fine di luglio, nel pieno della stagione delle piogge. All’inizio di agosto, le autorità hanno denunciato le gravi inondazioni causate dalle piogge e da una piena storica del fiume Niger, terzo fiume del continente africano. Stando a quanto precisato dalle Nazioni Unite, tra il 9 e il 12 agosto sono 67.818 le persone colpite dalle inondazioni a Niamey e nelle regioni di Zinder (centro-est), Maradi (centro-sud), Tahoua e Tillabéri (ovest), Diffa (est), ma anche nella regione desertica di Agadez (nord). Le agenzie dell’Onu stanno garantendo la consegna di prodotti alimentari, tende, medicine, zanzariere e coperte alle persone colpite. A 10 giorni dalla piena del Niger, le acque si stanno ritirando gradualmente, ma il bilancio delle vittime si aggrava a causa del crollo delle abitazioni.
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