Migliaia di civili stanno abbandonando la provincia pakistana del Punjab per sfuggire alla peggiore alluvione della storia del Pakistan. La acque alluvionali hanno sommerso numerosi villaggi e ora stanno invadendo anche i centri urbani principali come Kot Addu, nel Punjab, dove sono state tratte in salvo circa 30000 civili in 72 ore. Si calcola che circa 3 milioni e 200 mila persone siano state colpite da questo eccezionale evento alluvionale lungo il Fiume Indus e che circa 1500 civili siano morti solamente nella scorsa settimana. Di fatto sono in atto esodi di massa verso il comparto meridionale del Punjab, dove le piogge sono risultate meno devastanti, ma dove comunque non mancano inondazioni per il deflusso delle acque dal comparto nord occidentale del Paese, il più duramente colpito. Ora si affaccia anche lo spettro della crisi sanitaria ma soprattutto della fame, stante la scarsezza di cibo disponibile; si segnalano infatti scontri nelle aree alluvionate per accaparrarsi i beni di prima necessità. Numerosi contingenti militari sono all'opera per cercare di mantenere sotto controllo la situazione, mentre non mancano aiuti anche dall'estero, come nel caso degli Stati Uniti, che sta inviando 6 grandi elicotteri militari dall'Afghanistan per aiutare i soccorsi. Purtroppo le previsioni sono tutt'altro che incoraggianti: si attendono nei prossimi giorni infatti nuovi forti rovesci e le autorità chiedono ai civili di collaborare il più possibile. Nell'immagine allegata, le aree del Pakistan maggiormente colpite, in giallo duramente, in rosso moderatamente.
giovedì 5 agosto 2010
Migliaia di civili stanno abbandonando la provincia pakistana del Punjab per sfuggire alla peggiore alluvione della storia del Pakistan. La acque alluvionali hanno sommerso numerosi villaggi e ora stanno invadendo anche i centri urbani principali come Kot Addu, nel Punjab, dove sono state tratte in salvo circa 30000 civili in 72 ore. Si calcola che circa 3 milioni e 200 mila persone siano state colpite da questo eccezionale evento alluvionale lungo il Fiume Indus e che circa 1500 civili siano morti solamente nella scorsa settimana. Di fatto sono in atto esodi di massa verso il comparto meridionale del Punjab, dove le piogge sono risultate meno devastanti, ma dove comunque non mancano inondazioni per il deflusso delle acque dal comparto nord occidentale del Paese, il più duramente colpito. Ora si affaccia anche lo spettro della crisi sanitaria ma soprattutto della fame, stante la scarsezza di cibo disponibile; si segnalano infatti scontri nelle aree alluvionate per accaparrarsi i beni di prima necessità. Numerosi contingenti militari sono all'opera per cercare di mantenere sotto controllo la situazione, mentre non mancano aiuti anche dall'estero, come nel caso degli Stati Uniti, che sta inviando 6 grandi elicotteri militari dall'Afghanistan per aiutare i soccorsi. Purtroppo le previsioni sono tutt'altro che incoraggianti: si attendono nei prossimi giorni infatti nuovi forti rovesci e le autorità chiedono ai civili di collaborare il più possibile. Nell'immagine allegata, le aree del Pakistan maggiormente colpite, in giallo duramente, in rosso moderatamente.
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