Rovesci sullo stretto di Messina
Nel corso della notte l’Italia è continuata ad essere interessata da un flusso di correnti settentrionali più fresche legate alla circolazione ciclonica approfonditasi sull’Europa centrale. Esse hanno favorito condizioni di instabilità nelle zone più esposte a tali correnti, con nuvolosità in rapido sviluppo e rovesci o temporali sparsi. I fenomeni più importanti hanno interessato il Veneto e l’Emilia Romagna, in special modo la provincia di Treviso e l’Appennino romagnolo con accumuli fino a 20-30 mm. Qualche fenomeno sparso ha interessato qua e la anche la dorsale, mentre celle convettive più organizzate hanno preso forma sul Mar Tirreno, sfiorando le coste campane. I rovesci hanno quindi interessato anche la bassa Calabria e la Sicilia settentrionale con accumuli che entro le prime ore dell’alba hanno raggiunto e localmente superato i 30 mm a Messina. Altrove le condizioni sono risultate migliori, specie in Sardegna e al NordOvest, ancora interessato da residui refoli favonici durante la prima parte della notte. Anche in Puglia la ventilazione è risultata ancora piuttosto sostenuta con raffiche che hanno raggiunto i 65/70 Km/h nel Brindisino. Dal punto di vista termico le minime sono rientrate ovunque nelle medie del periodo e in taluni casi anche su valori lievemente inferiori. Generalmente esse sono risultate comprese tra 15 e 20°C (14°C ad Arezzo), con valori intorno a 22-23°C su coste liguri, sarde, pugliesi e Siciliane, fino a 25°C a Palermo e 26°C a Trapani.
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