L’uragano Alex ha causato almeno sette morti e gravi danni alle infrastrutture nello stato settentrionale messicano di Nuevo Leon, dopo averne provocati altri 14 nel resto del paese e in Centroamerica. Almeno 8mila persone hanno dovuto lasciare le loro case. Arrivato mercoledi’ nello stato messicano di Tamaulipas con venti di categoria due, l’uragano ha perso d’intensita’ ma ha portato con se’ piogge in quantita’ "inusitata", fra i 400 e gli 819 millimetri, finora mai registrate nello stato di Nuevo Leon. La citta’ di Monterrey e la sua area metropolitana sono "al collasso", ha detto il governatore del Nuevo Leon, Rodrigo Medina, ricevendo il presidente messicano Felipe Calderon, che ha sorvolato in elicottero la zona disastrata. Fonti della protezione civile hanno riferito che "al momento vi sono sette morti, ma la cifra potrebbe aumentare quando caleranno le acque". Sono stati intanto attivati ponti aerei per le zone rimaste isolate. Le piogge provocate da Alex sono il doppio di quelle dell’uragano Gilberto che nel 1988 provoco’ 282 morti in questa stessa regione. L’uragano Alex, che ha provocato un ritardo nelle operazioni di ripulitura della marea nera nel Golfo del Messico, aveva causato 14 morti nei giorni scorsi: cinque in Nicaragua, tre nel Salvador, due in Guatemala e quattro negli stati messicani di Oaxaca e Guerrero.
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sabato 3 luglio 2010
CENTRO AMERICA Uragano alex provoca 7 morti
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