lunedì 1 marzo 2010

"Xynthia", la violentissima tempesta ora sul Baltico: scia di autentica devastazione

Potente vortice ciclonico in lenta attenuazione: maltempo estremo anche in Germania dopo aver spazzato la Penisola Iberica, la Francia ed i Paesi Bassi.


Probabilmente si è trattato della tempesta più violenta degli ultimi dieci anni, con la Francia che paga i danni maggiori ed un notevole numero di vittime. Ora la spirale perturbata, un po' meno potente, si è spostata sul Baltico tra le coste della Polonia e quelle scandinave meridionali.

Nonostante la diramazione delle numerose allerte meteo, tese a mettere in guardia la popolazione, sulle nazioni occidentali europee la furia dell'uragano ha lasciato non solo danni ingenti, ma anche numerose vittime, a cui si aggiungono inevitabilmente decine di disperse che purtroppo faranno aggravare ulteriormente il bilancio di coloro che hanno perso la vita. In Francia è stata una vera e propria catastrofe nazionale: rammentiamo che questo profondo vortice si era spostato sabato da Madeira verso il Portogallo, per poi proseguire rapidamente la sua rotta verso nord/est approfondendosi ulteriormente in corrispondenza del Golfo di Guascogna.

Dopo la Francia, l'ira del vortice di bassa pressione ha toccato anche il Belgio, i Paesi Bassi, il Lussembrugo, la Danimarca e la Germania. Ora il perno del vortice, tuttavia sensibilmente attenuatosi rispetto alla potenza raggiunta nei giorni del week-end, si trova sul cuore del Baltico. Le due immagini satellitari sotto si riferiscono rispettivamente allo scenario del primo mattino e a quello di queste prime ore pomeridiane: appare evidentemente lo spostamento ulteriore verso est dell'occhio del ciclone, con la Germania ormai lambita solo dalla parte periferica del nucleo vorticoso.

immagine 1 del capitolo  del reportage 17457

Il minimo al suolo sul Baltico sta ormai perdendo d'intensità ha recentemente toccato valori di pressione attorno ai 980 hPa, certamente bassi ma non paragonabili ai quasi 965 hPa che si erano misurati in prossimità delle coste atlantiche francesi.
Un fortunale di queste proporzioni non si ricorda in anni recenti: bisogna probabilmente tornare al fine Dicembre del 1999 per rammentare una tempesta così devastante in termini di diffusione ed intensità su diverse zone dell'Europa. Come allora, nemmeno in quest'occasione l'Italia ha subito gli effetti dannosi del passaggio di una ciclogenesi così potente.

Nessun commento:

Posta un commento