sabato 31 ottobre 2009
EUROPA: Tra freddo siberiano e mitezza atlantica
Nelle ultime ore il flusso atlantico ha gradualmente conquistato il comparto europeo occidentale, pilotando una perturbazione che, dopo aver scaricato piogge diffuse sulle Isole Britanniche, ha subito un deciso indebolimento adagiandosi tra Germania occidentale, Paesi Bassi, Mar del Nord e bassa Norvegia. Su queste aree il cielo si è dunque mostrato spesso nuvoloso ma con fenomeni esigui, mentre a valle del fronte altra aria umida è giunta dall'Atlantico, rinnovando marcata variabilità su Francia e comparto iberico nord occidentale, anche in questo caso associata a locali deboli precipitazioni. La spinta verso levante delle correnti atlantiche è stata interrotta all'altezza dell'Europa centrale, dove inizia il territorio di competenza dell'alta pressione Antonia che ha garantito tempo stabile tra Germania, Polonia, Stati danubiani e Baltico. Tuttavia non sono mancati banchi nuvolosi medio-bassi da inversione termica, talora anche estesi e compatti, ma non associati a particolari fenomeni. Lungo il bordo orientale dell'alta pressione è affluita ulteriore aria artica, che ha mantenuto le temperature decisamente basse sugli Stati orientali con minime diffusamente sottozero e massime di poco al di sopra. Non sono mancate nuove deboli nevicate sulle pianure russe, Mosca compresa. L'afflusso freddo si è fatto sentire anche su Balcani, Ex Jugoslavia e Grecia, rinnovando tra Bulgaria, Penisola Ellenica ed Egeo rovesci sparsi, unitamente ad un deciso calo termico sotto i colpi di tesi venti settentrionali, con raffiche superiori ai 70km/h registrate sull'arcipelago Egeo. Rovesci e temporali sparsi hanno inoltre indugiato su Turchia e Mediterraneo orientale. Tempo decisamente più stabile e mite invece sul Mediterraneo occidentale, ancora interessato da un promontorio anticiclonico di stampo africano, che tuttavia non ha impedito il transito di nubi alte e fratte. Da segnalare ancora il caldo sull'Andalusia con punte di 27-28°C. Tutt'altro regime termico su Finlandia e alta Scandinavia, con minime fino a -15°C sulle aree interne; tuttavia l'afflusso di aria più umida e mite in quota ha prodotto fenomeni di gelicidio tra Lapponia, alta Norvegia e alta Svezia; eloquente il caso di Kiruna con pioggia congelantesi e temperatura di -5°C.
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