lunedì 3 agosto 2009

Una triade depressionaria rigetta il continente europeo nell'instabilità diffusa

Una triade di depressioni situate sul versante nord-orientale del Continente spezza il regime anticiclonico europeo. La risalita occidentale e la fuga orientale di due picchi anticiclonici lascia libero spazio alle discese fredde baltiche sino alle coste adriatiche.

seconda immagine del capitolo 1 del reportage 4327

Tre falangi della medesima depressione, Zeno, condizionano l'evoluzione meteorologica europea odierna.
Zeno 1 (1003 hPa) sovrasta l'Islanda, Zeno 2 (1010 hPa) la Danimarca e Zeno 3 (1010 hPa) irrompe sino alle coste adriatiche settentrionali. Collegati da un unico cordone frontale freddo, si insinuano all'interno del vasto mare anticiclonico continentale.
Il contemporaneo allontanamento verso nord-est dell'Hp Irene (1018 hPa) e la lenta risalita latitudinale di Juliane (1016 hPa) sulla Francia, favorisce la veloce discesa di venti freddi ed instabili dal Baltico all'Adriatico, coinvolgendo tutti i Paesi sottostanti.
L'Italia, ancora caratterizzata dalla presenza dell'anticiclone subtropicale a 1016 hPa mostra i primi segni di cedimento su tutto il Nord fino alla Toscana ed in particolar modo sul Triveneto.
La vasta distesa nuvolosa che intorpidisce l'orizzonte continentale odierno è figlia dell'insidiosa e repentina discesa fredda scandinava.
Nubi cariche di pioggia si distribuiscono a forma di boomerang dal Baltico all'Adriatico, coinvolgendo in una marcata instabilità ed eventi temporaleschi la Polonia, la Repubblica Ceca, l'Austria e l'Italia nord-orientale, affievolendo le roventi temperature derivanti dall'egemonia subtropicale.
Ancora in mano all'anticiclone sahariano è l'intero settore mediterraneo, coinvolgendo le tre Penisole e mostrando segni di arretramento su quella italica. Le immissioni di aria umida settentrionale hanno alleggerito il carico termometrico dello Stivale, anche se costituisce fonte di inasprimento nei settori non interessati dagli eventi pluviometrici.
Non si arrestano le azioni depressionarie settentrionali del Continente. L'affondo scandinavo ha raggiunto i settori settentrionali italiani comportando una durevole situazione instabile prolungata sino alle coste settentrionali adriatiche. Altrove è sempre strapotere subtropicale.

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