Yves, testarda depressione scozzese a 988 hPa, sfodera i suoi colpi occlusivi contro il settore settentrionale di Helga, anticiclone mitteleuropeo a 1023 hPa.
Dalle latitudini azzorriane si scorge la nascita, con prossima risalita nord-orientale, di una nuova struttura anticiclonica a 1025 hPa: è Irene, bramosa di dirigersi velocemente verso il Golfo di Biscaglia.
L'Italia è ancora sottomessa alla poderosa volontà subtropicale, intenta a disgregare gli ultimi effetti instabili disposti sull'Arco Alpino.
Sull'est del Continente trasla l'alta pressione Gisela che, con i suoi 1020 hPa, allontana definitivamente dai settori nord-occidentali russi le intemperanze scandinave dei giorni scorsi.
Le residue velature dell'affondo atlantico della giornata di ieri permangono sopra la catena alpina. Questi sono gli unici disturbi presenti sull'intero settore centro-meridionale europeo.
Avvicinando l'osservazione verso il Mare del Nord si scorgono cumuli e cumulinembi ricchi di pioggia dispiegati lungo tutte le coste della Germania settentrionale, del Benelux e della Manica. Frutto del violento scontro termico tra l'avanzata fredda britannica e la staticità calda mitteleuropea, producono temporali e piogge sull'intero settore.
Leggere velature di origine scandinava insistono sui Paesi Baltici senza apportare fenomeni di rilievo.
Ancora predominio sahariano sull'Italia. Temperature elevate catturano la Penisola, allontanando ogni possibile beneficio derivante dalle velature e dall'instabilità alpina.
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