venerdì 16 aprile 2010

TRASPORTO AEREO: Emergenza vulcano islandese peggiore dell'11 settembre

La sala operativa di Eurocontrol, l’organismo che raccoglie 40 paesi europei, UE e non, per garantirne la sicurezza aerea, e’ incredibilmente tranquilla malgrado debba gestire una crisi senza precedenti. I telefoni squillano poco, gli operatori parlano a bassa voce e guardano piuttosto sconsolati i monitor che rivelando una Europa letteralmente tagliata in due dalla grande nuvola. La gigantesca massa di cenere, che sta raggiungendo un’altezza di 10 km, si sta muovendo verso sud est e ora lambisce le Alpi. Al di sopra di questa linea gotica vulcanica, l’Europa e’ blu e vuota. Al di sotto e’ attraversata da una miriade di piccole tracce, rosse gialle e verdi, che indicano in tempo reale gli spostamenti dei voli. Il bacino del mediterraneo sembra e’ tutto un ribollire di colori rispetto al vuoto del centro e nord Europa, anche se il monitor che mostra le previsioni dello spostamento della nuvola indicano che per domani mattina lambira’ il nord dell’Italia. Il black out dei voli interessa dieci dei 40 paesi che aderiscono a Eurocontrol, ma rappresentano il 50% di tutto il traffico aereo europeo. ’’E’ la peggiore emergenza che abbiamo visto. In confronto l’11 settembre non e’ stato un grosso problema’’, spiega Giovanni Lenti, uno degli operatori da ieri impegnati a fronteggiare l’emergenza vulcano. ’’Noi siamo scelti per mantenere la calma, ma certo non possiamo dire che sia ’business as usual’’’, ammette commentando l’atmosfera concentrata e silenziosa, che regna nella sala operativa di Eurocontrol. A meta’ pomeriggio i voli effettuati sono stati 10.119 rispetto ai 29.500 previsti per oggi. Una ecatombe che potrebbe continuare ancora per tempi non prevedibili. I metereologi riescono a fare previsioni solo per le prossime 24 ore e l’unica certezza a Eurocontrol e’ che la sicurezza dei passeggeri non puo’ essere messa in discussione e che le misure di blocco dei cieli saranno in piedi fino a quando dal vulcano continueranno ad arrivare colonne di cenere. ’’Pensare che ci eravamo preparati. Avevamo fatto delle simulazioni recentemente proprio nel caso ci fosse stata l’eruzione di un vulcano in Islanda, ma questa e’ una situazione completamente nuova per noi’’, confessa Joe Sultana, uno dei dirigenti di Eurocontrol. ’’E’ una situazione senza precedenti’’, ripete quasi incredulo.

Nessun commento:

Posta un commento