La sicurezza alimentare per oltre 21 mila famiglie di pastori in Mongolia e’ a rischio per i prossimi mesi, dopo che le temperature record, arrivate anche a -50 gradi, hanno ucciso 1,7 milioni di capi di bestiame. Lo ha reso noto la Fao che ha lanciato un appello per un intervento urgente. L’agenzia ha stimato in circa 6 milioni di dollari l’entita’ finanziaria dell’intervento, da attuarsi subito e che durera’ per i prossimi due o tre mesi, fino all’arrivo della primavera. In Mongolia, quest’anno, si e’ verificato un particolare evento climatico, chiamato Dzud, caratterizzato da un periodo di freddo intenso, con temperature molto basse, tra i -40 e -50 gradi centigradi, a seguito di un’estate molto lunga e secca che non ha consentito una produzione sufficiente di foraggio per il bestiame, da utilizzare durante i mesi invernali. Se persistono le condizioni meteo attuali, il governo della Mongolia ha stimato che le perdite potrebbero raggiungere i 3-4 milioni di capi di bestiame entro la primavera. Ad oggi, secondo la Fao, sono state colpite 14 delle 21 regioni del Paese e le 21 mila famiglie di pastori a rischio hanno perso finora il 50 per cento delle loro mandrie. L’agenzia dell’Onu prevede che se gli aiuti non saranno immediati, e’ possibile che la poverta’ e la fame portino a una migrazione di massa verso le citta’ entro la fine dell’anno.
martedì 2 febbraio 2010
ASIA: Gelo in MONGOLIA, 21mila famiglia a rischio
La sicurezza alimentare per oltre 21 mila famiglie di pastori in Mongolia e’ a rischio per i prossimi mesi, dopo che le temperature record, arrivate anche a -50 gradi, hanno ucciso 1,7 milioni di capi di bestiame. Lo ha reso noto la Fao che ha lanciato un appello per un intervento urgente. L’agenzia ha stimato in circa 6 milioni di dollari l’entita’ finanziaria dell’intervento, da attuarsi subito e che durera’ per i prossimi due o tre mesi, fino all’arrivo della primavera. In Mongolia, quest’anno, si e’ verificato un particolare evento climatico, chiamato Dzud, caratterizzato da un periodo di freddo intenso, con temperature molto basse, tra i -40 e -50 gradi centigradi, a seguito di un’estate molto lunga e secca che non ha consentito una produzione sufficiente di foraggio per il bestiame, da utilizzare durante i mesi invernali. Se persistono le condizioni meteo attuali, il governo della Mongolia ha stimato che le perdite potrebbero raggiungere i 3-4 milioni di capi di bestiame entro la primavera. Ad oggi, secondo la Fao, sono state colpite 14 delle 21 regioni del Paese e le 21 mila famiglie di pastori a rischio hanno perso finora il 50 per cento delle loro mandrie. L’agenzia dell’Onu prevede che se gli aiuti non saranno immediati, e’ possibile che la poverta’ e la fame portino a una migrazione di massa verso le citta’ entro la fine dell’anno.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento