La parte finale di Marzo ha proposto una primavera avanzare a grandi falcate.
Gli ultimi 7/10 giorni di caldo fuori periodo stanno ribaltando l'esito termico del mese di Marzo, che era iniziato con temperature molto al di sotto della media del periodo. Il deficit di precipitazioni sarebbe quasi in linea con un periodo di tarda primavera.La scorsa settimana in Europa è stata tremendamente calda, soprattutto nel comparto centrale del continente. La primavera ormai avanza a pieno titolo, dopo le rigidità di un eccezionale inverno.
La seconda parte del mese ha visto stravolto l'andamento termico su gran parte del Continente Europeo, rispetto alla fase iniziale di Marzo così rigida: valori termici di molto sopra la media hanno infatti impazzato su molte nazioni, tanto che non sono mancati picchi massimi di temperatura da tarda primavera. Il recente tepore è assai eloquente, osservando le anomalie termiche dal 21 al 27 Marzo (comprendenti una buona fetta della terza decade del mese), sulla base dei dati registrati dal NOAA: davvero schiacciante la prevalenza di colori rossi (caldo), con scarti fino ad oltre 5/7 gradi al di sopra della media del periodo su buona parte delle nazioni centro-orientali del Continente Europeo.
Il "caldo" si è fatto sentire anche sull'Italia, sebbene con anomalie inferiori, ma sufficienti a colmare totalmente l'inizio di mese alquanto rigido. In base ai dati aggiornati al giorno 28, il mese di Marzo concluderebbe infatti in perfetta media 61/90 a livello nazionale, quindi un po' più fresco rispetto all'ultimo trentennio, ma gli ultimi 8 giorni hanno visto anomalie nel complesso quasi 2,5°C superiori alla norma del periodo, con poche differenze tra le varie zone d'Italia.
Un altro aspetto da tenere attentamente in considerazione riguarda il deficit di piogge dell'ultimo periodo, dovuto alle frequenti sortite anticicloniche. Su gran parte del Centro-Sud dell'Italia i totali pluviometrici dal 21 al 27 marzo difficilmente sono andati a superare mediamente i 10 millimetri. Siccità ancor più volte sulle Isole Maggiori, ma ricordiamo che la Sicilia ed altre zone del Sud vengono da un lungo periodo di forte piovosità.
Allargando lo sguardo a tutto il Continente Europeo, laddove hanno dominato le maggiori anomalie di caldo si è avuto una corrispondenza supremazia anticiclonica che ha significato ben poche precipitazioni, con particolare riferimento alla fascia balcanica.
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